Allerta Ozono

ALLERTA OZONO

Una campagna di monitoraggio indipendente dell’Ozono

“E' assolutamente sconsigliato uscire dalle 11 alle 19, se non per pochi minuti!” queste le parole utilizzate dai bollettini della Protezione Civile e dal Servizio di Sanità Pubblica quando la combinazione di intenso irraggiamento solare e calore con gli

inquinanti atmosferici prodotti dalle varie attività umane porta alla formazione e all’aumentare delle concentrazioni dell’ozono. La molecola dell’ozono è intensamente reattiva, produce effetti irritanti importanti sui tessuti animali e degenerativi sui tessuti vegetali. L'ozono è il più importante ossidante fotochimico nella bassa atmosfera (troposfera), è un inquinante secondario formato quando inquinanti precursori come ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili reagiscono sotto l'azione della luce. L’esposizione ad alti livelli di ozono, dà origine nell’uomo a irritazioni agli occhi, al naso, alla gola e all'apparato respiratorio. Gli effetti sono più possono essere più forti nel caso di attività fisica particolarmente intensa. Inoltre l’esposizione ad elevate concentrazioni di ozono può accentuare gli effetti di patologie esistenti, quali asma, malattie dell’apparato respiratorio e allergie.

Le concentrazioni di ozono dipendono dall'intensità della radiazione solare, la temperatura, la direzione e la velocità del vento. Nei periodi estivi, le condizioni di alta pressione, elevate temperature e scarsa ventilazione, favoriscono l'accumulo degli inquinanti. L’irraggiamento solare provoca reazioni fotochimiche che determinano concentrazioni di ozono più elevate rispetto al livello naturale (normalmente compreso tra i 20 e gli 80 microgrammi per metro cubo di aria). I valori massimi sono raggiunti nelle ore più calde della giornata, dalle 12 alle 18, per poi scendere durante le ore notturne. Esistono prove di studi verificati scientificamente sull'esposizione umana e animale del potenziale rischio di effetti avversi sulla salute dell'O3. Gli studi epidemiologici hanno anche affrontato gli effetti delle esposizioni a breve e a lungo termine a O3 fornendo risultati importanti. L'ozono troposferico è un componente importante dello smog, può peggiorare la bronchite e l'enfisema, innescare l'asma e danneggiare permanentemente il tessuto polmonare. L'esposizione all'ozono troposferico è responsabile di circa un milione di morti premature all'anno. I bambini, gli anziani e le persone affette da patologie polmonari o cardiovascolari sono particolarmente a rischio degli effetti avversi sulla salute dell'ozono.

Ci sono due soglie di valori da tener presenti: la soglia di informazione, che indica il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per gruppi particolarmente sensibili della popolazione ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive; la soglia di allarme che indica il livello oltre il quale sussiste  un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per tutta la popolazione ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati.

I limiti dei livelli di concentrazione sono stabiliti dal D.lgs. 155/2010

  1. Soglia di informazione: livello oltre il quale vi è un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione e raggiunto il quale devono essere adottate le misure previste dal d.lgs 155/2010
  2. Soglia di allarme: livello oltre il quale vi è un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata e raggiunto il quale devono essere adottate le misure previste dal d.lgs 155 del 2010. Ai fini dell'applicazione dell'articolo 5, il superamento della soglia deve essere misurato o previsto per tre ore consecutive.
  3. Valore obiettivo: livello fissato al fine di evitare a lungo termine effetti nocivi sulla salute umana e sull'ambiente nel suo complesso, da conseguirsi per quanto possibile entro un dato periodo di tempo.
    Valore a cui tendere e da rispettare. Tale valore non deve essere superato per più di 25 giorni per anno civile come media su 3 anni; i limiti sono entrati in vigore nel 2010. La prima verifica sul conseguimento dei valori bersaglio verrà effettuata nel 2013.

L'Organizzazione Mondiale per la Sanità (O.M.S.), al fine di ridurre il pericolo di danni acuti e cronici e per assicurare un ulteriore margine di sicurezza, raccomanda i seguenti valori di esposizione all'Ozono:

  • 150 - 200 μg/m3 per esposizione di 1 ora
  • 100 - 120 μg/m3 per esposizione di 8 ore

Ozono, se ne parla troppo poco ma, bisogna ricordare che l’inquinamento da O3 è uno dei tanti fenomeni che condizionano negativamente la nostra salute e il territorio in cui viviamo.

Fisicamente il progetto nasce dalla collaborazione del Forum dell’aria e Progetto Aerem all’interno del Talent Lab, incubatore di idee che trovano spazio e possibilità di essere realizzate.

Progettato e realizzato da Michele Brunelli e Bruno Giraldo, due appassionati sia di elettronica che di informatica.

Applicando questa passione all’ambiente è stato costruito questo analizzatore per Ozono, costituito da un sensore ad alta sensibilità per gas O3 che variando la sua resistenza interna in funzione della concentrazione del gas ci permette di sapere la concentrazione misurando questa resistenza. Il sistema è gestito da una elettronica a bassissimo consumo di ultima generazione.

I dati acquisiti dal sensore vengono inviati tramite un collegamento GPRS al server dove verranno memorizzati e resi disponibili su internet.

Per definire la zona analizzata il sistema è dotato di un GPS in modo da “geolocalizzare” la località dove è stato fatto il controllo e riportare sulla mappa il punto esatto dell’analisi.

L’analizzatore è portatile essendo alimentato da batteria ricaricata da un normale caricabatterie.

Preferibilmente l’analizzatore andrà posizionato lontano da zone altamente trafficate da auto e zone industriali in modo da attenuare eventuali interferenze.

Particolare attenzione è stata data alla procedura per l’installazione in modo da rendere la stessa automatica con il minimo intervento manuale.

 Per far funzionare l’analizzatore non servono competenze tecniche, corsi di formazione io alcuna esperienza precedente.

La campagna di monitoraggio dell’ozono darà utili informazioni per:

sapere quanto l’aria che respiriamo è inquinata;

creare una coscienza condivisa sugli effetti dell’inquinamento sulla salute;

collaborare per dare informazioni e trovare soluzioni al problema dell’ozono.